Alimentare il vostro gatto in modo corretto è un atto d’amore nei suoi confronti e come tale richiede dedizione e pazienza. La maggior parte dei problemi di salute del vostro micio dipendono probabilmente da un’alimentazione sbilanciata e questo viene sostenuto a gran voce dai migliori veterinari e dalle più importanti associazioni nazionali e internazionali che dedicano la loro attività alla salute del gatto.
Per capire cosa dar da mangiare al gatto e farlo vivere in salute e felice è dunque necessario apprendere alcuni principi base della sua alimentazione.
Il gatto è un carnivoro
Per prima cosa il gatto è un carnivoro stretto ed è “programmato” per nutrirsi quasi esclusivamente di carne, e questo in misura molto maggiore rispetto, ad esempio, ad un cane. Dalla conformazione delle mandibole, fatte apposta per lacerare piuttosto che masticare, ad un apparato digerente corto in grado di assimilare al meglio le proteine, tutto ci dice che il nostro adorato amico peloso deve avere una dieta a base di proteine animali. Se questo crea problemi, meglio optare per un altro tipo di animale da compagnia.
Un’alimentazione bilanciata per il vostro gatto non è però composta solo da carne, come vedremo più avanti sono necessari anche grassi e, in misura limitatissima, carboidrati.
Quanto dar da mangiare al gatto
Partiamo dalle quantità. Spesso ci chiediamo quanto debba mangiare un gatto per stare bene e in salute. In linea di massima il gatto adulto (dai 2 ai 7 anni) dovrebbe mangiare 40 gr di cibo umido al giorno per Kg di peso. Dunque un gatto di 5 Kg dovrebbe mangiare circa 200 gr di cibo umido. Nel caso in cui il gatto sia abituato a mangiare cibo secco la quantità deve essere divisa per 3 e quindi dovrò dargli 66 gr di crocchette. Questa la regola generale, ma ogni gatto ha le sue caratteristiche, le sue preferenze e un certo stile di vita. Un gatto casalingo pigro dovrà mangiare meno di un gatto abituato all’aperto e dinamico. Un gatto con qualche problema di salute dovrà seguire una dieta specifica prescritta dal veterinario.
Cosa dar da mangiare al gatto
Oltre alle quantità elemento fondamentale da non trascurare nella corretta alimentazione del gatto è la qualità degli alimenti che scegliamo. Le proteine ideali sono quelle della carne ad alto valore biologico. Questo significa prevalentemente muscolo con un minimo di grasso derivanti da allevamento biologico certificato. Ma vediamo insieme quali sono gli alimenti “sì” e quali gli alimenti “no” in una dieta corretta per il nostro gatto:
SÌ: pollo, tacchino, manzo, maiale, pesce
NO: dolci, sale, insaccati, avanzi, cibo per cani, spezie, aglio, cipolla, intingoli, fritti, ossa e lische di pesce
CON MODERAZIONE: riso e pasta, verdure, interiora, uova, formaggi media stagionatura, olio, lardo, yogurt, integratori di vitamine, erba gatta
Il latte, che a molti mici piace molto, può provocare diarrea perché i gatti adulti spesso non hanno l’enzima per digerirlo, quindi è necessario regolarsi caso per caso preferendo lo yogurt o il formaggio in piccolissime dosi. La carne e il pesce devono essere sbollentati o cotti al vapore, evitando cotture lunghe che farebbero perdere all’alimento tutte le sostanze nutritive. Il riso e la pasta invece vanno cotti a lungo perché il gatto non ha né un apparato digerente, né un sistema mandibolare, progettati per sminuzzare e digerire al meglio questi alimenti. Riguardo alla questione “carne cruda” è necessario prestare molta attenzione alla qualità e alla provenienza della carne. Un alimento ad alto valore biologico può essere consumato crudo, il gatto infatti nel suo stomaco ha un quantitativo di acido cloridrico molto superiore all’uomo grazie al quale distrugge molti fra i possibili fattori che possono provocare intossicazione, ma non tutti. Quindi, per evitare rischi, è sempre meglio cuocere sia la carne che il pesce.
Cibo umido, secco o “Fai da te”?
In commercio esistono tantissime alternative, alcune valide altre meno. Per regolarsi e scegliere il miglior cibo umido per gatti è necessario leggere con grande attenzione gli ingredienti riportati sull’etichetta. Una buona “scatoletta” per gatti avrà un’alta percentuale di proteine animali ad alto valore biologico e pochi carboidrati. Evitate i prodotti con dosi di carboidrati e cereali eccessivi, sono nocivi per la salute del vostro adorato micio. Il cibo secco per gatti può essere un alimento che rientra nella dieta del vostro gatto, ma non può essere l’unico. Le crocchette per gatti infatti contengono proteine con un basso valore nutrizionale e nessun liquido. E’ importante sapere che i gatti si idratano principalmente attraverso ciò che mangiano. Questo significa che la maggior parte dell’acqua, più che essere bevuta a parte, viene assimilata dagli alimenti. Un principio fondamentale che ci spiega perché ridurre al minimo il cibo secco per gatti. Il modo migliore per alimentare il vostro gatto in modo corretto è alternare gli alimenti prediligendo cibo umido o “fai da te”. La preparazione di quest’ultimo richiede pazienza, il grande vantaggio è che sappiamo esattamente cosa abbiamo dato da mangiare al nostro gatto. Per preparare una porzione di cibo fatto in casa per il gatto ottimale servono proteine cotte, circa il 60% del totale, riso o pasta ben cotti, verdure e olio di semi o d’oliva. Se alternate “papponi” fatti in casa al cibo umido sarete certi di aver nutrito il vostro gatto al meglio. L’utilizzo di eventuali integratori richiede sempre la consulenza del vostro veterinario di fiducia che conosce bene il vostro gatto e le sue esigenze.
L’importanza degli odori
Il gatto ha molte pretese in fatto di presentazione del cibo. Prima di tutto ha un sistema olfattivo molto superiore a quello dell’uomo, per cui apprezza il cibo soprattutto dal naso e meno dal gusto. È per questo che spesso rifiuta un cibo avanzato da qualche giorno o messo in una ciotola non pulita o lavata con troppo detersivo. Sempre per questo preferisce una ciotola in acciaio o in ceramica ad una in plastica che assorbe gli odori. Poi ricordate che il gatto non sopporta di mangiare vicino alla cassettina dove fa i suoi bisogni! In secondo luogo non ama sporcarsi i baffi e quindi predilige bocconcini facili da ingoiare a pappe dense e senza forma.
Gatti difficili e schizzinosi
Siete abituati a dare al vostro gatto solo cibo secco e volete passare al cibo umido, ma non sapete come fare? Anche in questo caso ci vuole molta pazienza e costanza, ma i risultati ci saranno. Non pretendete di cambiare la dieta del vostro gatto velocemente, ci vuole gradualità e, nei casi più difficili, qualche trucchetto per far mangiare al gatto quello che è più sano per lui. Spesso si sente la frase “il mio gatto è drogato di croccantini, impossibile fargli mangiare altro!”. Difficile ma non impossibile vi dico io! Prima di tutto, se siete abituati a lasciare la ciotola con il cibo sempre a disposizione, iniziate a suddividere i pasti due/tre volte al giorno lasciando la ciotola al massimo venti minuti. Il gatto inizierà a regolare il suo senso di fame e sarà più bendisposto a scoprire nuove alternative. Potete cospargere le crocchette con cibo umido, oppure sbriciolare il cibo secco sull’umido. In alcuni casi il cibo umido può essere somministrato direttamente dalle vostre mani, con grande dolcezza, boccone dopo boccone. Attenzione anche al luogo dove posizionare la ciotola. Evitate che il gatto si stressi ulteriormente mettendo la ciotola dove c’è via vai di gente, o bimbi piccoli e, in caso di presenza di altri gatti, fate in modo che ogni gatto abbia la sua. Alternate i gusti del cibo umido, ogni gatto ha le sue preferenze.
Evitate di far saltare troppi pasti al gatto, se non vuole mangiare il nuovo alimento non forzatelo e siate più graduali.
Che fare se il gatto sta male
Molti possono essere i problemi legati ad una alimentazione scorretta per il vostro gatto. I disturbi più frequenti sono gastro-intestinali con vomito e diarrea che possono essere causati dall’ingestione di qualcosa di nocivo. Se i sintomi non sono allarmanti attendente 24 ore e poi rivolgetevi al vostro veterinario. Se le feci del gatto sono molli o di colore diverso dal solito può essere dovuto ad una variazione della dieta o a qualche altro motivo che sarà sempre il vostro veterinario a dover indagare. Importante: non fate mai passare troppo tempo prima di contattarlo se notate qualche anomalia. Non preoccupatevi invece se il gatto, dopo aver mangiato dell’erba, vomita. Questo è un bene poiché l’erba ha la funzione di ripulire lo stomaco dagli eccessi di pelo che si accumulano con la pulizia quotidiana. Per favorire l’azione benefica dell’erba fate trovare al vostro micio sempre un vasetto di erba gatta a disposizione.
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A lungo andare una dieta errata può provocare patologie anche molto serie come il diabete, l’obesità, problemi ai reni, al cuore e alla vista. Per questo è importante prestare la massima attenzione all’alimentazione del vostro gatto, per lui la migliore prevenzione nei confronti di patologie future.
Uno stile di vita sano
Una sana alimentazione è alla base del benessere del vostro gatto. Ma uno stile di vita sano comprende anche movimento, gioco e tante coccole. Non dimenticatevi mai che il vostro amico peloso è un felino e quindi un cacciatore. L’ideale sarebbe avere un giardino o un terrazzo dove far scatenare la sua voglia di avventura. E se il “controllo degli uccellini” talvolta lo spinge a cacciarli e a regalarveli, evitate di punirlo, non lo capirebbe mai ed è il suo modo per dimostrarvi che fate parte della “sua” famiglia. Quindi siate pazienti e tolleranti verso la sua natura felina a volte vi porta le prede perché vi stima e non per indispettirvi è semplicemente nella sua natura fare tali cose. Anche perché è il gatto che vi sceglie, non il contrario!