Non volevi, eppure è successo: uno dei tuoi cuccioli non è stato svezzato e tocca a te provvedere al suo benessere nei primi e delicati giorni di vita del piccolo. Se è vero che per i gattini nulla può sostituire i benefici regalati dal latte materno e dagli insegnamenti di mamma gatta, è anche vero che in alcuni casi non è proprio possibile lasciare che la natura faccia il suo corso. Per questo motivo, è bene imparare a svezzare i gattini nella maniera corretta, così da permettere loro di crescere sani e forti. Scopriamo insieme come fare.
Lo svezzamento dei cuccioli: quando e perché è necessario
I casi che possono portare una mamma o un papà umano ad occuparsi dello svezzamento gattini sono differenti. In primo luogo, la morte di mamma gatta: non sono rari i casi in cui la gattina che ha appena partorito la sua cucciolata si ammali di infezione o venga investita da un’auto. Si tratta di circostanze molto tristi, in cui il nostro soccorso ai cuccioli può fare la differenza tra la sopravvivenza e la morte certa. Non si tratta del solo caso: alcune gatte abbandonano presto i loro cuccioli perché ancora in calore e alla ricerca di un possibile compagno o perché comprendono che i cuccioli non potrebbero sopravvivere, magari, a causa di malattie congenite o di una carenza di nutrienti nel latte materno. Casi tanto differenti portano tuttavia ad una soluzione: lo svezzamento gatti con latte e biberon, un ottimo modo per aiutare anche i cuccioli più deboli.
Come accogliere i gattini in maniera corretta
Nel caso in cui i gattini siano stati abbandonati dalla mamma nei primi 14 giorni di vita, dovrai occuparti dello svezzamento cuccioli di gatto in maniera attenta e cercando di ridurre al minimo il rischio di errore. In questa fase, infatti, i mici sono molto delicati e un errore potrebbe essergli fatale. Ovviamente, non vogliamo spaventarti: l’istinto di sopravvivenza di queste creature potrà sorprenderti e noterai tu stesso quanto siano capaci di apprendere sin dai primi giorni di vita.
Se ti trovi davanti ad una cucciolata di piccoli con pochi giorni di vita, occupati per prima cosa di creare per loro un rifugio sicuro, in cui potranno dormire e riposare tra una poppata e l’altra. Ti basterà procurarti una scatola non troppo grande, sul fondo della quale potrai mettere una traversina assorbente, adatta a trattenere eventuali rigurgiti e spruzzetti di pipì. Non dimenticare che i cuccioli hanno bisogno di molto calore e, in assenza della mamma, bisogna ricorrere a fonti di calore artificiali: tieni la scatola con i cuccioli in casa in ogni stagione e metti dentro il rifugio delle coperte calde e una borsa di acqua calda (mai bollente!), meglio se avvolta in un panno di cotone per evitare che i piccoli la taglino con le unghie.
Se, invece, i gattini che ti sono stati affidati non sono più così piccoli e hanno cioè superato i primi 30 giorni di vita, sappi che saranno molto curiosi e non vedranno l’ora di correre in giro. In questo caso, oltre alla scatola in cui poter dormire, faresti bene a riservare loro una zona della casa in cui potranno correre o giocare tra loro o con te. Per evitare di trovare dello sporco sul pavimento, copri la zona in cui giocheranno i cuccioli con delle traversine.
Tempi di digiuno e dosaggio delle pappe
Sicuramente, ti starai chiedendo: quando inizia lo svezzamento dei gattini vero e proprio? La risposta è che lo svezzamento inizia nel momento esatto in cui i cuccioli vengono accolti in casa tua. Anche in questo caso, occorre fare le dovute differenze. Se si tratta di svezzare dei cuccioli di pochi giorni di vita, accertati per prima cosa che i livelli di glucosio nel sangue siano corretti: verifica se il piccolo allunga il collo e muove il musino in cerca di cibo e, in caso contrario, nutrilo prima con una siringa con 1 o 2 ml di acqua tiepida e zucchero, che avrai cura di somministrargli ogni quarto d’ora, fin quando non vedrai il cucciolo più attivo. Accertati che i piccoli abbiano una temperatura corporea ottimale e, in caso contrario, scaldali tenendoli vicino a te e avvolgendoli in un pile o in una coperta: se la temperatura corporea è troppo bassa, i piccoli rischiano l’ipotermia e non saranno in grado di digerire la pappa che gli servirai. Chiariti questi due punti, potrai passare al nutrimento vero e proprio: prepara un biberon apposito (con tettarella adatta al musino dei gatti) con latte in polvere per gattini e acqua tiepida, in un quantitativo che potrà variare tra 5 e 8 ml, a seconda dell’età dei piccoli. Ricorda che i gatti più piccoli hanno bisogno di mangiare più spesso, quindi programma poppate ogni tre ore (anche di notte), per poi allungare i tempi di stacco tra una pappa e l’altra.
Se i gattini che vuoi svezzare hanno superato il mese, nutrirli sarà più semplice. I pasti, in questo caso saranno tre al giorno ma cambierà la composizione. Ai 5 ml di latte che continuerai a servire loro nel biberon, dovrai aggiungere un cucchiaino di alimento umido per gatti. In questo modo, i piccoli impareranno ad assaggiare nuovi sapori e saranno più curiosi. Metti a disposizione dei cuccioli una ciotola di acqua fresca, in cui potranno non soltanto bere, ma anche poggiare le zampine per conoscere meglio questo nuovo elemento. Se sceglierai di svezzare i piccoli con i croccantini anziché con il cibo in scatola, il consiglio è quello di scegliere dei composti adatti ai cuccioli e di inumidire le crocchette con un po’ di acqua tiepida: ti basterà vaporizzare l’acqua sulla ciotola. In questo modo, la pappa sarà più semplice da masticare e i gattini potranno mangiare con gusto.
Con il passare dei giorni, noterai che i cuccioli smetteranno di mangiare il latte e preferiranno assaggiare pappa in scatola e crocchette. Non esistono dei tempi precisi: ogni gattino ha i suoi ritmi e costituisce un universo a sé, tanto affascinante quanto unico.